Loggia del Lionello
Affacciata sulla centrale Piazza Libertà, è una loggia pubblica in stile gotico veneziano, i cui lavori iniziarono nel 1448 ad opera
di Bartolomeo delle Cisterne, su disegno dell'orafo Nicolò Lionello,
e terminarono nel 1457. Nei secoli a seguire la Loggia del Lionello subì varie modifiche
e, a seguito del rovinoso incendio che la distrusse nel 1876, fu
restaurata da Andrea Scala che tenne fede ai disegni originali.
Gran parte delle opere che erano presenti nel suo interno sono ora conservate
nel museo della città; di particolare interesse il ciclo di tele della
Serenissima Repubblica di Venezia e la Madonna con Bambino. Di fronte alla Loggia del
Lionello si trovano la Loggia e il Tempietto di San Giovanni, erette
nel 1533 dall'architetto lombardo Bernardino da Morcote, dal vago sapore brunelleschiano.
Torre dell'Orologio
In Piazza Libertà, definita la più bella piazza in stile veneziano sulla terra, troviamo la Torre dell'Orologio, costruita da Giovanni da Udine nel 1527. Alla sua sommità, i due mori che battono le ore, sculture datate 1850, opera dello scultore Vincenzo Luccardi. L'orologio, assai elegante, è ornato al centro da un sole dorato su sfondo blu. Risulta quasi immediata la somiglianza con la più celebre torre di piazza San Marco a Venezia.
Chiesa di Santa Maria di Castello
Percorrendo la Loggia detta del Lippomano, datata 1487, si giunge così alla Chiesa di Santa Maria di Castello, la
più antica della città di Udine: alcuni frammenti rinvenuti ne presuppongono la costruzione in epoca longobarda,
anche se la costruzione attuale rivela un impianto romanico, databile
XII secolo. All'interno, l'opera d'arte più importante sono gli
affreschi dell'abside destro, del XIII secolo, raffiguranti una
"Deposizione dalla croce", e la serie dei "Dodici
apostoli" nel semicilindro. Il campanile della Chiesa di Santa Maria di Castello a Udine è sormontato
da un Angelo in bronzo girevole con l'indice puntato ad indicare la direzione
dei venti e con i suoi 43 metri di altezza, domina la vasta pianura friulana.
Castello di Udine
L'imponente costruzione domina il colle e l'intera città di
Udine. Completamente raso al suolo nel 1511, nel 1517 fu dato avvio alla ricostruzione, che tuttavia
si protrasse a lungo nel tempo, per mancanza di fondi, vastità e
complessità dei lavori. Questi vennero inizialmente affidati a Giovanni
Fontana, che però lasciò la città rinunciando all'incarico nel 1519.
L'aspetto romano-cinquecentesco dell'edificio, che lo rende più
simile ad una residenza signorile che ad una infrastruttura militare,
è dovuto all'intervento di Giovanni da Udine, che, a partire dal
1547, riprese e portò a termine il cantiere. Altre modifiche interne
furono apportate nei secoli successivi per poterlo adibire agli
usi più vari: carcere, caserma, sede municipale. Particolarità: nel castello di Udine è presente una delle Sale del
Parlamento più antiche d'Europa.
Duomo di Udine
L'attuale Cattedrale di Santa Maria Annunziata, Duomo di Udine, si
iniziò ad edificare nel 1236 per volere del patriarca Bertoldo di Andechs. Nel corso degli anni vi furono apportate
varie modifiche, finché nel 1335 fu consacrata con il titolo di
Cattedrale di Santa Maria Annunziata. All'inizio del Novecento un restauro ha tentato di
ridare alla facciata una veste trecentesca. Annesso al Duomo di Udine vi
è il campanile, costruzione piuttosto tozza poggiante sul preesistente
battistero, iniziato nel 1441 su un progetto di Cristoforo da Milano;
nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto raggiungere in altezza
il campanile del castello, che in quanto posto su di una collina
raggiunge un' altezza molto più elevata, ma sia per l'arditezza
del progetto che soprattutto per la carenza di materiali da costruzione
il progetto fu bloccato ed il campanile assunse l'attuale forma
tozza.
Palazzo Patriarcale
È il più celebre tra i palazzi della
città di Udine. Il corpo centrale dell'edificio fu costruito nel corso del
XVI secolo, quando i patriarchi di Aquileia, non potendo più risiedere
in Castello, si cercarono un'altra residenza in città. Il Palazzo è oggi sede del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, che presenta una
ricca raccolta di sculture lignee, risalenti al periodo che va dal
XIII al XVIII secolo, provenienti dalle chiese della Diocesi di Udine. Palazzo Patriarcale è noto soprattutto per gli affreschi di Tiepolo, che possono essere considerati l'opera d'arte più insigne
della città di Udine. Tiepolo fu chiamato dal Patriarca Dionisio Delfino
nel 1726, per affrescare nello scalone d'onore la "Caduta degli
angeli ribelli", un'opera di gusto tardobarocco, con una tavolozza
ancora scura, ed effetti scenografici ottenuti con rilievi a stucco.
Tra il 1727 ed il 1729 il Tiepolo affrescò nella Galleria gli episodi
di "Agar nel deserto", del "Sacrificio di Isacco", del "Sogno di
Giacobbe", e poi ancora "Abramo e gli angeli", "Rachele che nasconde
gli idoli" e "L'angelo che appare a Sara".
Palazzo Patriarcale ospita anche la Biblioteca Delfino,
istituita nel 1709 e costituita da una piccola
ma ricca collezione: 22.000 volumi, tra cui vari manoscritti e 140
incunaboli.